Falso Bot di Trading Solana su GitHub Utilizzato per Rubare Criptovalute
Un repository GitHub fraudolento, spacciato per un legittimo bot di trading Solana, è stato recentemente smascherato per aver distribuito malware progettato per rubare le credenziali dei portafogli di criptovalute. L’azienda di cybersecurity SlowMist ha scoperto la truffa, gettando luce sui rischi degli attacchi alla catena di approvvigionamento software nel settore delle criptovalute.
Come Funzionava la Truffa del Bot Solana
Il repository malevolo, chiamato solana-pumpfun-bot e ospitato dall’account “zldp2002,” imitava un autentico strumento open-source per raccogliere le credenziali degli utenti. Nonostante l’elevato numero di stelle e fork, che suggerivano credibilità, SlowMist ha identificato incongruenze nei commit del codice e l’assenza dei soliti modelli riscontrabili nei progetti autentici.
La Minaccia dei Pacchetti Malevoli
Il progetto basato su Node.js si affidava a un pacchetto di terze parti, crypto-layout-utils, precedentemente disponibile sul registro ufficiale NPM ma successivamente rimosso. Tecniche di offuscamento rendevano il pacchetto difficile da analizzare. Dopo l’offuscamento, i ricercatori hanno confermato la sua funzione malevola: scansionava i file locali alla ricerca di dati relativi ai portafogli o chiavi private e li trasmetteva a un server remoto.
Fatti Chiave Sulla Truffa delle Criptovalute su GitHub
- Il repository fraudolento è stato rimosso dopo la scoperta.
- Il pacchetto malevolo è stato recuperato da un repository GitHub alternativo dopo la sua rimozione da NPM.
- Attacchi simili hanno recentemente coinvolto estensioni di portafogli falsi che prendevano di mira gli utenti di Firefox.
Approfondimento Esperto sulla Sicurezza delle Criptovalute
“Questo incidente evidenzia la necessità di una verifica accurata degli strumenti open-source prima del loro utilizzo”, ha consigliato un portavoce di SlowMist. “Gli utenti dovrebbero esaminare attentamente la cronologia dei commit e l’attività dei contributori per identificare potenziali segnali di allarme.”