Gruppo filo-israeliano diffonde il codice sorgente di Nobitex dopo un hack da 100 milioni di dollari
Lo scambio di criptovalute iraniano Nobitex ha subito un hack da 100 milioni di dollari da parte del gruppo di hacker filo-israeliano Gonjeshke Darande, che successivamente ha diffuso il codice sorgente completo dello scambio. Questo attacco informatico intensifica le tensioni esistenti tra Israele e Iran, con gli hacker che affermano che l’azione ha preso di mira il presunto coinvolgimento di Nobitex nell’aggirare le sanzioni internazionali.
Dettagli chiave della violazione della sicurezza
- Gli attaccanti hanno compromesso 100 milioni di dollari in asset digitali
- Codice sorgente completo e documenti interni pubblicati online
- Incidente collegato al conflitto geopolitico in corso
Conseguenze per le operazioni di Nobitex
Sebbene non siano stati persi ulteriori fondi dopo la violazione iniziale, Nobitex affronta significative interruzioni del servizio. Lo scambio stima cinque giorni per il completo ripristino, anche se i progressi sono ostacolati dall’instabilità di Internet a livello nazionale. In risposta, la banca centrale dell’Iran ha limitato gli orari di funzionamento per le piattaforme di criptovalute domestiche.
Analisi della sicurezza dell’incidente
Yehor Rudytsia, specialista in cybersecurity di Hacken, ha spiegato a Cointelegraph che le caratteristiche dell’attacco suggeriscono motivazioni politiche. “I modelli di movimento dei fondi indicano che si trattava più di inviare un messaggio che di guadagno finanziario”, ha osservato Rudytsia.
Il percorso futuro di Nobitex
Gli utenti dello scambio attendono un aggiornamento ufficiale da parte del CEO Amir Rad riguardo agli sforzi di recupero. Nobitex rimane focalizzato sulla protezione degli asset rimanenti e sul ripristino delle operazioni normali. Questo evento sottolinea la vulnerabilità delle infrastrutture di criptovalute durante periodi di tensione internazionale.